Tassi d’interesse e Costo del denaro

Salgono i tassi d’interesse.

Si può parlare di emergenza immediata?

Con l’aumento dei tassi d’interesse, relativi alle misure a supporto della liquidità richieste da 800 mila imprese italiane, sicuramente bisogna mettere in campo delle strategie finanziarie ben strutturate. Soprattutto per le imprese che ancora oggi stanno risentendo gli effetti della pandemia e dei rincari sulle materie prime.

Fortunatamente però, il costo del denaro  per le imprese italiane, rimane ancora molto basso e al disotto della media europea, questo grazie alle garanzie statali sui finanziamenti. Proprio nel tempo in cui ci si avvicina verso la scadenza del periodo di preammortamento, che era stato concesso fino a 24 mesi dalle banche, sono stati approvati alcuni emendamenti che prevedono la possibilità di prolungare fino a fine 2022 tale scadenza.

La situazione attuale richiederà sicuramente degli immediati interventi legislativi. È possibile trovare qualche risoluzione in questa direzione già nella conversione in legge del decreto Aiuti e nella presentazione di diversi emendamenti presi in esame nelle prossime settimane. Tra questi è presente il correttivo con il quale si prevede di reintrodurre la garanzia al 70% per le operazioni di rinegoziazione dei prestiti, che prevede la riduzione dell’importo totale della rata e il prolungamento delle scadenze.

Oltre all’introduzione della garanzia Sace attivabile sui prestiti con durata fino a 20 anni (ancora in attesa dell’approvazione della Commissione Europea).

 

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