Smart & Start: tutte le novità del bando

Semplici ingredienti possono fare davvero la differenza. Con un progetto e un business plan, Smart & Start – promosso da Invitalia – hai la possibilità di finanziare la tua idea per programmi da un minimo di €100mila a un massimo di €1,5 mln. Le spese coperte dal bando sono molte: impianti, macchinari, hardware, licenze, ma anche costi di gestione come personale, titoli di proprietà, collaboratori, ecc.

Smart & Start Italia sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative ad alto contenuto tecnologico per stimolare una nuova cultura imprenditoriale legata all’economia digitale, per valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica e per incoraggiare il rientro dei “cervelli” dall’estero. È un vero e proprio schema di finanziamento agevolato rivolto alle startup Innovative di tutta Italia: sono €200 Mln i fondi stanziati fino a esaurimento fondi. Ma vediamo chi e come può ricevere questi fondi…

A chi si rivolge Smart & Start?

Possono presentare domanda le persone fisiche che intendono costituire una startup innovativa. In tal caso, la costituzione della società deve intervenire entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni. Possono ottenere le agevolazioni Smart & Start anche le imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede operativa sul territorio italiano. La startup deve essere attiva nella produzione di beni ed erogazione di servizi:

  • che si caratterizzano per il forte contenuto tecnologico e innovativo;
  • e/o si qualificano come prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale;
  • e/o si basano sulla valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e privata.

Che tipo di agevolazioni sono previste?

L’agevolazione Smart & Start consiste in un finanziamento agevolato a tasso zero, ovvero senza interessi, di importo pari al 70% delle spese ammissibili. L’importo del finanziamento agevolato sale all’80% in due casi specifici:

  • la startup, alla data di presentazione della domanda, è interamente costituita da giovani sotto i 36 anni e/o da donne;
  • Nella startup è presente un Dottore di Ricerca da non più di 6 anni, impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno tre anni.

Riguardo questo punto vi è una forte differenza rispetto al primo bando promosso da Invitalia, il quale prevedeva agevolazioni a fondo perduto. Per quest’anno, invece, i vincitori avranno la possibilità di contrarre un mutuo senza interessi. Per le startup localizzate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel territorio del Cratere Sismico Aquilano il 20% della concessione sarà a fondo perduto.

Inoltre è previsto un servizio di tutoring per le startup innovative costituite da non più di 12 mesi.

Come si carica la domanda?

È necessario registrarsi alla piattaforma dedicata indicando un indirizzo di posta elettronica ordinario. Una volta registrati, accedere al sito riservato per compilare direttamente online la domanda, caricare il business plan e la documentazione richiesta, tutta la procedura sarà completamente svolta online, per questo motivo è stata definita paperless.

Le domande sono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo e non ci sono graduatorie. Le agevolazioni vengono concesse fino ad esaurimento dei fondi. Ad ogni modo è da tenere saldo in mente che è meglio non affannarsi per fare tutto in fretta, rischiando di sbagliare la documentazione e quindi annullare automaticamente la candidatura. Lo scorso anno infatti, anche per questo motivo, non sono stati concessi €135 Mln, utilizzati poi per rifinanziare il nuovo bando.

Le principali novità…

  • La possibilità di accedere all’agevolazione anche per le società costituite da non più di 60 mesi (invece che 48);
  • l’ammissione a finanziamento delle spese di marketing e web marketing;
  • l’introduzione dei marchi tra le spese ammissibili (oltre a licenze e brevetti);
  • il rinvio della dimostrazione dell’iscrizione al Registro delle startup innovative, per i team di persone, alla prima richiesta di erogazione (precedentemente era dovuta alla firma del contratto).

Infine è bene ricordare che per coloro che temono di indebitarsi troppo in vista di un progetto ancora poco focalizzato, è il caso di non presentare la proposta. Ad avvalorare questa idea, interviene il Presidente di Invitalia Domenico Arcuri, dichiarando: “Non esiste in nessun luogo del mondo un imprenditore che riesce soltanto perché ha un’idea.”

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