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Il Nuovo piano strategico di Simest per il triennio
A febbraio, il Presidente Pasquale Salzano e l'amministratore delegato di Simest (Gruppo CDP) hanno presentato il Piano Strategico 2023-2025. Questo piano è stato progettato con l'obiettivo di sostenere la crescita economica del Paese e rafforzare il tessuto produttivo italiano. Complessivamente, per il piano strategico, Simest ha stanziato 18,5 miliardi di euro nei prossimi tre anni per sostenere le imprese italiane in vari settori come l'innovazione tecnologica, la ricerca e lo sviluppo, la digitalizzazione e l'internazionalizzazione attraverso 4 pilastri principali:
- Crescita sostenibile e di qualità
- Digitalizzazione ed efficienza operativa
- Valorizzazione delle persone e cultura aziendale
- Impatto sul territorio e ESG
I 4 Pilastri del Piano strategico
Crescita sostenibile e di qualità
Il primo pilastro si concentra sulla crescita sostenibile e di qualità delle imprese attraverso l'aumento delle quote di mercato, l'innovazione e lo sviluppo dei prodotti. Ciò include l'assistenza alle aziende nella costruzione di relazioni con i clienti e i partner all'estero, l'espansione delle operazioni globali in nuovi mercati, la creazione di soluzioni digitali per la gestione delle esportazioni e la promozione della ricerca di nuovi prodotti o servizi.
Digitalizzazione ed efficienza operativa
Il secondo pilastro mira ad aumentare l'efficienza utilizzando soluzioni digitali avanzate come la tecnologia di cloud computing, i sistemi di intelligenza artificiale (AI), gli strumenti di analisi dei big data e la tecnologia blockchain per aiutare a gestire le operazioni internazionali in modo più efficace. Ciò include anche il miglioramento dei processi operativi, come l'automazione delle attività amministrative attraverso soluzioni di automazione dei processi robotici (RPA).
Miglioramento delle persone e della cultura aziendale
Il terzo pilastro si concentra sulla formazione dei dipendenti, al fine di aumentare le loro competenze per sfruttare le opportunità del mercato globale. Si tratta anche di sviluppare strategie per attrarre talenti da tutto il mondo che abbiano competenze specialistiche necessarie per determinati settori o posizioni all'interno di tali settori. Inoltre, si concentra sulla costruzione di una cultura aziendale che supporti la diversità e l'inclusione, tenendo conto delle diverse esigenze dei dipendenti in base alla loro posizione o al loro background.
Impatto territoriale ed ESG
Il quarto pilastro si concentra sull'aumento dell'impatto territoriale, creando posti di lavoro nelle aree locali, ove possibile, e investendovi laddove necessario. Ciò implica la ricerca di opportunità di investimento in start-up o imprese locali che contribuiscano positivamente alla società nel suo complesso, fornendo beni o servizi a beneficio di tutti a livello locale. In aggiunta, si pone l'accento sulla focalizzazione degli investimenti verso progetti che promuovono la sostenibilità ambientale (ESG).
Inoltre, il piano prevede anche un maggiore coinvolgimento delle istituzioni locali nella definizione delle politiche industriali in modo da garantire un’equa distribuzione delle risorse su tutte le regioni italiane. Allo scopo di creare nuove opportunità di finanziamento per le PMI attraverso strumenti come finanziamenti agevolati, garanzie sui prestiti bancari e fondi di venture capital.
Misure di Finanziamento in apertura
In merito ai bandi Simest, come è stato comunicato nel Piano strategico 2023 – 2025, sarà possibile prevedere l'ampliamento degli ambiti di attività dei Finanziamenti Agevolati a supporto di investimenti dedicati ai temi chiave della sostenibilità, della digitalizzazione e del supporto alle filiere produttive. A ciò si potranno aggiungere lo sviluppo di misure ad hoc a favore delle imprese con interessi diretti verso mercati strategici.
Simest ha di recente annunciato l’apertura di un nuovo finanziamento agevolato per le imprese che esportano nei Balcani, con una dotazione finanziaria di 200 milioni di euro gestita dal Fondo 394 e amministrata da Simest. Le imprese con interessi diretti verso l'area (Slovenia, Croazia, Serbia, Albania, Bosnia Erzegovina, Macedonia del Nord, Montenegro e Kosovo), sia esportatrici che importatrici, possono beneficiare di una misura di finanziamento, che offre una quota di Fondo Perduto del 10%. Inoltre, una parte del sostegno (fino all'80%) può essere destinata al rafforzamento patrimoniale delle aziende coinvolte. Questa nuova misura fa parte della strategia di sostegno alle filiere produttive italiane che operano in aree di interesse strategico per il paese.
Inoltre, Simest, ha comunicato di voler continuare a perseguire la strada che punta a supportare l'internazionalizzazione delle aziende italiane attraverso una serie di iniziative, tra cui l'offerta di bandi e misure agevolative gestiti in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI).
Sulla base dei precedenti bandi Simest messi a disposizione delle imprese italiane, è possibile ipotizzare la riapertura di strumenti che offrono sostegno finanziario a fondo perduto per l'export, l'investimento all'estero e la partecipazione a fiere e mostre internazionali. Misure focalizzate a sostenere le attività di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane, che si concentrano anche su aree tematiche specifiche, come la transizione digitale ed ecologica, l'inserimento in mercati esteri e l'espansione in paesi emergenti.
Espansione nei mercati esteri per Simest
Come per gli anni passati, per quanto riguarda l’inserimento in mercati esteri e la partecipazione a fiere e mostre internazionali, Simest continuerà a offrire anche il supporto per il posizionamento e la partecipazione alle principali fiere del settore in tutto il mondo, offrendo ulteriori servizi a sostegno delle imprese italiane che vogliono posizionare i propri prodotti e servizi all'estero.
In quest’ottica, Simest, ha anche annunciato la volontà di incrementare le collaborazioni con altri enti pubblici ed organizzazioni internazionali per promuovere un approccio più globale alle politiche economiche nel nostro Paese. L'obiettivo è quello di favorire un ambiente propenso agli investimenti esteri in Italia e creare nuove opportunità per le imprese italiane all'estero. Alla luce di questo è stato infatti ufficialmente comunicato, da parte di Simest, l’apertura di 5 nuove sedi all’estero per poter essere più vicini alle esigenze delle aziende che vogliono crescere sui mercati internazionali. Le 5 sedi saranno aperte all’interno dei mercati considerati maggiormente strategici per le imprese italiane, tra cui la prima a Belgrado, nei Balcani e a seguire Africa, Usa, Sudamerica e Sud-Est asiatico.
In conclusione
Nel triennio 2023-2025, Simest intende incrementare le risorse impegnate dagli attuali 1,7 miliardi a 6,8 miliardi nel 2025, per un impegno complessivo nel triennio di 18,5 miliardi, che risulta attestarsi ad un +20% rispetto allo stanziamento economico-finanziario del triennio precedente. Ci saranno investimenti partecipativi e sostegno alle startup e PMI innovative, ampliamento degli ambiti di attività dei finanziamenti agevolati, presidio del territorio e promozione di una nuova cultura aziendale inclusiva e sostenibile, attenta alla diversità.
Con questo piano strategico Simest si impegna a fornire un importante contributo alla crescita economica del nostro Paese nel prossimo triennio. Si tratta dunque di un passaggio fondamentale verso un futuro più prosperoso per l'Italia intera.
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