Resto al Sud: Il finanziamento a fondo perduto dedicato ai Giovani Imprenditori
Resto al Sud nasce con l’obiettivo di incentivare l’imprenditoria giovanile nelle regioni del Mezzogiorno e nelle aree del centro Italia colpite dal sisma negli anni 2016 e 2017. Con l’approvazione del Decreto Rilancio da parte del Governo, al bando Resto al Sud sono state apportate importanti migliorie.
Nello specifico è stato aumentato il contributo a fondo perduto fino al 50%, il finanziamento massimo a tasso zero ed è stato confermato il contributo liquidità. È stata ampliata la possibilità di accedervi a professionisti e a tutte le persone con età fino a 45 anni.
Quali sono le principali caratteristiche e le modalità di accesso al bando?
Il bando Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali o libero professionali con particolare attenzione ai giovani. Il progetto, per essere finanziato, deve essere sviluppato nelle regioni del Sud Italia o nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017.
La misura prevede una dotazione finanziaria importante, di circa 1 miliardo e 250 milioni di euro. Il bando è a sportello, non prevede scadenze o graduatorie: le domande vengono analizzate e valutate in base all’ordine cronologico di invio telematico.
Il bando Resto al sud copre il 100% delle spese erogando un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.
Solo per le imprese avviate in forma individuale, con unico soggetto proponente, la soglia del finanziamento raggiunge i 60.000 euro.
Inoltre, con il Decreto Liquidità, è stata prevista l’erogazione di un ulteriore contributo a fondo perduto:
- Fino a 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale
- Fino a 10.000 euro per ogni socio partecipato nella società proponente, per un massimo di 40.000
L’erogazione del contributo a fondo perduto avviene al completamento del progetto e del relativo programma di spesa.
Quali sono i requisiti necessari per accedere al bando?
Resto al Sud è valido sia per le imprese costituite dopo il 21/06/2017 sia per le imprese costituende che si impegnano a formalizzare la costituzione entro 60 giorni dalla ricezione dell’esito positivo dell’istruttoria da Invitalia.
Possono beneficiare dell’agevolazione tutti gli under 46 che:
- Alla presentazione della domanda sono residenti nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche e Umbria). In alternativa, che trasferiscono la residenza nelle suddette aree entro 60 giorni dall’accettazione della domanda;
- Non sono già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017
- Non hanno ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo biennio
- Non hanno un lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento
Inoltre, possono accedere i liberi professionisti sia in forma societaria o individuale che non risultano titolari di P. Iva nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta.
Quanto finanzia e come?
- Per le imprese costituite da più soci Resto al sud copre fino al 100% delle spese ammissibili, per un massimo di 50.000 euro a socio fino a 4 soci per un massimo di 200.000 euro.
- Per le imprese in forma individuale Resto al sud copre fino al 100% delle spese ammissibili fino a 60.000 euro.
Il bando, in entrambi i casi, finanzia il 100% dei costi ammissibili adottando le seguenti modalità:
- 50% del piano dei costi erogato a fondo perduto, senza alcun obbligo di restituzione;
- 50% del piano dei costi sotto forma di finanziamento bancario a tasso zero garantito dal Fondo Centrale di Garanzia per le PMI.
Quali sono i costi ammissibili?
Il bando Resto al Sud prevede il finanziamento di gran parte delle categorie di costo che una società deve sostenere nei primi anni di attività per essere avviata. Non sono previsti dei costi specifici, il piano dei costi è basato sulle esigenze dell’impresa.
Di seguito una lista delle principali macroaree:
- Costi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria dei beni immobili;
- Spese per acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuove di fabbrica;
- Acquisto di programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;
- Acquisto di materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, di leasing e garanzie assicurative.
Considerazioni
In conclusione, il bando Resto al Sud è una delle misure più importanti ed efficaci per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel mezzogiorno. Invitalia, promuove e gestisce altre misure di pari importanza ed efficacia come ad esempio il bando Smart&Start per le Startup innovative e il bando Nuove Imprese a Tasso 0 per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile su tutto il territorio nazionale. Per una panoramica completa sui principali bandi Invitalia leggi la nostra guida.
La finanza pubblica è un ottimo strumento da poter utilizzare per l’implementazione di una strategia finanziaria che prevede un piano con più fonti di finanziamento per lo sviluppo di un progetto ambizioso.