A partire dalle ore 10:00 del 18 Ottobre 2023 , le micro, piccole e medie imprese dell’intero territorio nazionale potranno accedere al nuovo incentivo per Investimenti Sostenibili 4.0. I contributi a fondo perduto arriveranno fino al 50% della spesa per investimenti in progetti innovativi 4.0, localizzati nelle regioni del mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna), e finalizzati a migliorare la sostenibilità energetica dei processi produttivi.
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto 10 febbraio 2022 del Ministero dello Sviluppo Economico, seguito dal Decreto del 15 maggio 2023. Con una dotazione finanziaria complessiva di 400.000.000,00 euro, le risorse sono destinate a rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI nelle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).
Cos’è il bando Investimenti Sostenibili 4.0?
È un regime di aiuto per il sostegno di nuovi investimenti innovativi e sostenibili. L’obiettivo è favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa, al fine di orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.
La misura prevede la concessione e l’erogazione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da micro, piccole e medie imprese. Otterranno priorità i progetti in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali definiti dall’Unione Europea e perseguiti dal citato Programma Nazionale
Economia circolare
Sostenibilità energetica dell’impresa
Fondo Perduto e Temporary Framework
Le agevolazioni sono concesse, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalla sezione 3.13 del Temporary Framework e, alla scadenza, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dagli articoli 13 e 14 del Regolamento GBER, nella forma del contributo in conto impianti (contributo a fondo perduto) e finanziamento a tasso zero, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 75%.
Tutte le imprese che hanno in programma investimenti da effettuare nelle regioni del mezzogiorno, potranno accedere a un contributo a fondo perduto massimo pari al 50% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 40% per le imprese di media dimensione.
Investimenti ammessi dal bando
Il bando finanzia investimenti innovativi, sostenibili e ad elevato contenuto tecnologico, coerenti con il Piano Transizione 4.0. Saranno premiati quelli in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali, definiti dall’Unione Europea, e in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica dell’impresa proponente, mediante l’utilizzo di tecnologie.
I programmi di investimento devono essere:
- finalizzati allo svolgimento di attività manifatturiere, attività di servizi alle imprese;
- conclusi entro 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni;
- realizzati presso un’unità produttiva localizzata nel territorio nazionale;
- avviati successivamente alla presentazione della domanda;
- prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al Piano Transizione 4.0;
- diretti all’ampliamento della capacità, alla variazione della produzione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o alla realizzazione di una nuova unità produttiva.
Spese ammissibili
Sono ammissibili le spese funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, che riguardino:
Macchinari, impianti e attrezzature
Opere murarie (nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili)
Programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali
Consulenza specialistica per l’applicazione di tecnologie abilitanti (max 5%)
Acquisizione di certificazioni ambientali o di efficienza energetica
Consulenza per la diagnosi energetica (max 3%)
A chi si rivolge?
Le agevolazioni sono concesse alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda devono:
- essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria
- non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per le micro e piccole imprese
- disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese
- essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia, urbanistica e del lavoro.
- non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento