DAL 4 MAGGIO 2022 È POSSIBILE PROCEDERE ALLA COMPILAZIONE DELLA DOMANDA
A partire dalle ore 10:00 del 18 Maggio 2022 , le micro, piccole e medie imprese dell’intero territorio nazionale potranno accedere al nuovo incentivo per Investimenti Sostenibili 4.0. I contributi a fondo perduto arriveranno fino al 65% della spesa per investimenti in progetti innovativi 4.0 destinati a migliorare la sostenibilità energetica dei processi produttivi.
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto 10 febbraio 2022 del Ministero dello Sviluppo Economico che mette a disposizione 678 milioni di euro in regime di aiuti di Stato, finanziato dai fondi del React-Eu.
Cos’è il bando Investimenti Sostenibili 4.0?
È un regime di aiuto per il sostegno di nuovi investimenti innovativi e sostenibili. L’obiettivo è favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa, al fine di orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.
La misura prevede la concessione e l’erogazione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da micro, piccole e medie imprese. Otterranno priorità quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione Europea e per quelli volti, in particolare, a:


favorire la transizione dell’impresa verso l’economia circolare;
migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.
Le risorse per i finanziamenti sono destinate:
- 250 milioni agli investimenti da realizzare nelle regioni del Centro-Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento) con spese ammissibili non inferiori a 1.000.000 di euro e non superiori a 3.000.000 di euro;
- 428 milioni per gli investimenti nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) con spese ammissibili non inferiori a 500.000 euro e non superiori a 3.000.000 di euro;
Inoltre, una quota pari al 25% della dotazione finanziaria complessiva sarà destinata ai programmi proposti dalle micro e piccole imprese.
Fondo Perduto e Temporary Framework
Le agevolazioni sono concesse, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dal Temporary Framework, nella forma del contributo in conto impianti (contributo a fondo perduto), a copertura di una percentuale in funzione del territorio di realizzazione e della dimensione delle imprese. In particolare:



programmi di investimento in Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, potranno accedere a un contributo a fondo perduto massimo pari al 60% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 50% per le imprese di media dimensione;
per programmi di investimento nelle regioni Basilicata, Molise e Sardegna, il contributo a fondo perduto massimo è pari al 50%delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 40% per le imprese di media dimensione;
infine, per gli investimenti da realizzare nelle altre Regioni, il contributo a fondo perduto massimo è pari al 35% per le imprese di micro e piccola dimensione e al 25% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione;
Investimenti ammessi dal bando
Il bando finanzia investimenti innovativi, sostenibili e ad elevato contenuto tecnologico, coerenti con il Piano Transizione 4.0. Saranno premiati quelli in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica dell’impresa proponente, mediante l’utilizzo di tecnologie.
I programmi di investimento devono essere:
- finalizzati allo svolgimento di attività manifatturiere, attività di servizi alle imprese;
- conclusi entro 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni;
- realizzati presso un’unità produttiva localizzata nel territorio nazionale;
- avviati successivamente alla presentazione della domanda;
- prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al Piano Transizione 4.0;
- diretti all’ampliamento della capacità, alla variazione della produzione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o alla realizzazione di una nuova unità produttiva.
Spese ammissibili
Sono ammissibili le spese funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, che riguardino:
- macchinari, impianti e attrezzature
- opere murarie (nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili)
- programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali
- acquisizione di certificazioni ambientali o di efficienza energetica
Per i progetti di investimento volti al miglioramento della sostenibilità energetica, sono ammissibili i servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica relativa all’unità produttiva. Tali spese devono però rientrare nei limiti del 3% dell’importo complessivo e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa.
A chi si rivolge?
Le agevolazioni sono concesse alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda devono:
- essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria
- non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per le micro e piccole imprese
- disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese
- essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia, urbanistica e del lavoro.
- non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento
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