Sono rari, se non unici, i casi in cui il successo di una startup sia dovuto per caso o semplicemente per fortuna. Anni di lavoro, team valido e notti intere a pianificare la strategia da attuare e come finanziare la propria idea imprenditoriale.
Ci sono alcuni errori, il più delle volte basilari, ma che portano in errore diverse persone che si avvicinano al mondo delle startup.
Quali gli errori delle startup più comuni?
Non bisogna essere avidi con le proprie idee, senza il team non si cresce. È fondamentale circondarsi di persone altamente qualificate, almeno quanto te, fondatore. Dividersi il lavoro e avere delle persone con cui fare brainstorming è fondamentale soprattutto nella prima fase di lancio.
Altro errore comune è di investire troppo subito, non bisogna bruciare capitale inutilmente. Bisogna pianificare le fonti e soprattutto gli impieghi, ovvero come si vuole investire il capitale raccolto. Tutto questo è una conseguenza di un corretto Business Plan, benché provvisorio e soggettivo, è necessario definire tutte le metriche, gli aspetti finanziari e i risultati che la startup dovrà perseguire. A tal proposito è consigliabile predefinire una strategia secondaria, definito con Scenario B, l’imprenditore dovrà essere pronto a modificare la propria idea che sulla carta può sembrare ottima. Modificare, o meglio, anticipare eventuali errori può essere cruciale per non veder fallire la propria idea.
Infine, ma non per importanza, non essere innamorati del proprio business, si incorre nel rischio di non vedere ciò che ruota intorno all’azienda, o dove sta andando il mercato. Interpretare la realtà in maniera differente può essere fatale, proprio per questa ragione può essere ragionevole pianificare i vari step con un Advisor di fiducia che possa analizzare al meglio il percorso da seguire.
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