Le imprese che effettuano investimenti in ricerca e sviluppo avranno la possibilità di ottenere un’agevolazione fiscale, sotto forma di credito d’imposta. L'agevolazione è valida fino al 2020, ma si prevede una proroga fino al 2023. Il credito d'imposta Ricerca e Sviluppo è utilizzabile esclusivamente in compensazione con modello F24 dal periodo d’imposta successivo a quello in cui i costi sono stati sostenuti.
Chi può richiedere il Credito d'Imposta Ricerca e Sviluppo
- Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano;
- Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo;
- Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da parte di imprese residenti all’estero.
Quali agevolazioni prevede?
E' previsto un credito d’imposta del 50% su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, sostenute nel periodo 2017-2018, fino a un massimo annuale di 10 milioni di €/anno per beneficiario e computato su una base fissa data dalla media delle spese in R&S negli anni 2012-2014. Per gli anni 2019-2020 è stato previsto che alcune spese saranno considerate al 25%.
Inoltre l’Agenzia fornisce ulteriori indicazioni per la determinazione della media degli investimenti pregressi:
- il calcolo va effettuato, comunque, su tre anni anche se in uno o più di essi l’importo degli investimenti è pari a zero;
- per le imprese di recente costituzione, che non hanno, di fatto, maturato un triennio di riferimento per il calcolo della media, la stessa è calcolata sul minor periodo che decorre dal periodo di imposta in corso alla data della costituzione;
- per le imprese neo-costituite durante il periodo di vigenza dell’agevolazione, la media è pari a zero in quanto non esistono valori di confronto e le stesse possono beneficiare del credito di imposta con riferimento all’intero volume degli investimenti realizzati.
Un ulteriore aspetto degno di nota è che il credito d’imposta può essere utilizzato, anche in caso di perdite, a copertura di un ampio insieme di imposte e contributi.
Quali spese sono agevolabili con il Credito d'Imposta Ricerca e Sviluppo?
Sono agevolabili tutte le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Nello specifico negli anni 2019 e 2020, le spese che saranno considerate al 25% sono:
- Collaboratori e Lavoratori Autonomi intra-muros;
- Contratti diversi da quelli della lettera C;
- Competenze tecniche e privative industriali;
- Materiali utilizzati per la fase di prototipazione.
Le spese invece che non subiranno alcuna variazione, rimanendo, così al 50% sono:
- Personale Dipendente;
- Contratti con Enti di Ricerca e Contratti con Startup e PMI Innovative (no infra-gruppo).
Vuoi sapere se puoi partecipare a questa o ad altre agevolazioni?