L'acqusizione è un’operazione grazie alla quale un’azienda entra controllante di un’altra o ne diventa proprietaria. Il processo di acquisizione è lungo e complesso in quanto necessita di un periodo di adattamento e di riorganizzazione dell’impresa. Per operazioni di finanza aziendale bisogna sempre tenere a mente due aspetti chiave così da ottenere un buon affare. Il primo riguarda la necessità di curare in ogni dettaglio il processo di acquisizione in senso stretto. Il secondo di prepararsi al meglio per la negoziazione in quanto si potrebbe incorrere in errore.
Come avviene un processo di acquisizione?
L’acquisizione comincia con un’analisi dell’azienda e su cosa può offrire nel mercato di riferimento fino al completo riassetto delle strategie e della società a 360°, definendo attentamente i diversi gruppi economici che si formeranno in seguito. Il processo di acquisizione aziendale può essere seguito da soggetti esterni all’azienda o da soggetti interni. Sono diversi gli step del suddetto processo, il più ostico e complesso è sicuramente la valutazione, ovvero il valore dell’azienda in questione. È un passaggio fondamentale in quanto segue la trattativa, quindi il valore assegnato sarà poi eventualmente deciso dalle parti, modificandolo o lasciandolo invariato.
Diamo i numeri...
Il mercato italiano nei primi nove mesi del 2018 ha registrato 626 operazioni di M&A per un valore totale di 38 miliardi di euro, +40% rispetto al 2017 fermo a quota 27 miliardi. Significativi gli investimenti in Italia di operatori esteri che hanno totalizzato 204 operazioni per un controvalore di 12.5 miliardi di euro, secondo quanto riporta KPMG nel suo ultimo report sono USA, Francia e UK i Paesi che anno comprato di più in Italia nel 2018.
Quali i vantaggi?
Il vantaggio primario di un’acquisizione è quello di crescere rapidamente, molto più veloce di una crescita autonoma senza alcuna operazione simile. Tra i tanti citiamo la possibilità di entrare in nuovi mercati e acquisire nuovi clienti e/o fornitori. Un’acquisizione riduce i costi sfruttando le economie di scala e di esperienza. Inoltre, c’è la possibilità di effettuare investimenti futuri di una grande portata, in questo modo aumentano le risorse finanziare con un costo del capitale ridotto. Infine, ma non per importanza, vantaggi fiscali, è possibile utilizzare le perdite pregresse della società per ridurre l’onore tributario complessivo della società incorporante.
E gli svantaggi?
Da tener ben in mente che propri i vantaggi sono i primi elementi che possono mutarsi in svantaggi, l’affidarsi a professionisti di queste operazione risulta essere necessario per la buona riuscita dell’operazione. Dal lato degli svantaggi vi troviamo come fattore comune il tempo. Il processo può essere molto lungo e possono accadere diversi imprevisti che potranno incidere sulla riuscita dell’operazione. Inoltre, è necessario mantenere una riservatezza nei confronti della concorrenza e del mercato. Infine, avvicinandosi all’operatività dell’azienda tutte le problematiche relative all’efficacia dei processi e delle strategie interne.
Proprio per questi motivi appena citati si consiglia fortemente di affidarsi ad esperti in materia che sappiamo cogliere tutti i vantaggi, limitando il più possibile gli svantaggi.